Compianto sul Cristo morto

Luca Signorelli ⠂Cortona

Orazione nell'orto
Ultima cena
Cattura di Cristo e flagellazione

Nome: Compianto sul Cristo morto

Anno: 1502

Tecnica: tempera su tavola

Dimensioni: 270×240 cm

Luogo di conservazione: Museo Diocesano

Città: Cortona

Curiosità: stando al racconto vasariano, nell’estate del 1502 Signorelli, in via di conclusione degli affreschi della Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto, ricevette la notizia della morte del figlio Antonio, nel fiore dell’età ed avviato alla stessa carriera del padre, durante la peste che infuriava a Cortona. Allora il padre, recatosi al cospetto del figlio, fece spogliare il cadavere e “con grandissima constanza d’animo, senza piangere o gettar lacrima lo ritrasse, per vedere sempre che volesse, mediante l’opera delle sue mani quella che la natura gli aveva dato e tolto la nimica fortuna” (edizione del 1568).
Il soggetto sarebbe stato poi usato nel Compianto per la chiesa di Santa Margherita di Cortona, che stilisticamente è vicino agli affreschi orvietani; a fine dell’anno Signorelli ne affrescò una copia autografa sempre nel Duomo di Orvieto.

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